A che punto siamo come umanità?
Viene da chiederselo nell’era in cui brilla il coraggio di chi cerca di sfuggire a guerra e persecuzioni, mentre buia è la viltà di chi massacra, tortura, sfrutta senza scrupoli. Mentre tante donne cercano la propria e altrui libertà sfidando l’oppressione patriarcale, mentre l’umanità tuttora appare capace di eroismo straordinario, cresco¬no cattiverie ed egoismi che trovano ispirazione negli Stati e nella violenza terrorista. Per concepire un domani mi¬gliore e cominciare a viverlo nel presente occorre scegliere lo sguardo con cui riconoscere e interpretare quei tratti umani essenziali che potrebbero permettere di cambiare. Uno sguardo davvero nuovo: limpido come quello di un bimbo che scopre la vita ed è mosso da una spinta affermativa; premuroso come quello delle donne che si prendono cura materialmente e spiritualmente di altri esseri umani; capace di scorgere segni di vivibilità anche quando sembra che prevalga la tragedia; attento nel cogliere i cambiamenti
e le costanti nella condizione umana e nel riconoscere le qualità peculiari del genere femminile come una possibilità di miglioramento per tutti. Uno sguardo che sappia immaginare una nuova convivenza tra le persone e rammentare i migliori esperimenti di condivisione; uno sguardo introspettivo che si immerga nelle profondità del mondo interiore che tutti ci connota in maniera unica ma di cui così poco sappiamo. Uno sguardo lucido e caldo per comprendere la potenza creativa dei sentimenti nella ricerca del bene comune in senso espansivo, tendenzialmente universale. Le migliori espressioni della ricerca umana (dall’antropologia alla filosofia e alle scienze cognitive) possono concorrere a una nuova visione d’assieme perché l’umanità possa essere finalmente più felice, autosuperandosi e correggendo le proprie imperfezioni. A luglio una settimana di riflessioni e distensione perché le idee e le persone diversamente dedite e interessate a quest’opera si incontrino nel luogo Casa al dono dove una ricerca di comunanza ispirata all’umanesimo socialista tutti i giorni è cominciata.

Dove, come, quando
Il convegno internazionale si svolge dal 17 al 23 luglio 2017 a Casa al Dono, Vallombrosa (Fi). Un principio di vita migliore è quello che cerchiamo e sperimentiamo da oltre 15 anni in questa Casa immersa nel verde che accoglie grandi e piccini, donne e uomini di diverse generazioni e provenienze. Sede di un Centro studi che svolge tante attività di ricerca e formazione, dove c’è chi risiede stabilmente e chi per un anno, come le alunne e gli alunni della Scuola internazionale, chi si trattiene per qualche ora o per una settimana o, come avviene dal 2008, in occasione della Lunga Estate di Vallombrosa che si svolge da maggio a settembre (la prossima edizione sarà nel 2018).

Inoltre, ogni giorno… In un convegno come questo sono importanti anche le pause, i momenti di distensione (dell’animo e del fisico), il tempo per godersi le meraviglie della natura (i tramonti a Casa al dono sono magici) e per incontrarsi con calma tra persone che provengono da tante città, paesi e continenti diversi. Ogni giorno, nel corso delle mattine e dei pomeriggi, si potrà scegliere tra escursioni naturalistiche, aree relax e sport, workshops, esposizioni artistiche, letture. Ogni sera dalle 21 ci sarà spazio per giochi di gruppo e tornei, ascolti musicali e visioni cinematografiche, incontri con autori/trici nella libreria del convegno, piccoli spettacoli dal vivo. Per le più piccole ed i più piccoli Proposte speciali pensate appositamente per rendere piacevole il soggiorno a Casa al dono: giochi, ascolto di storie, letture animate, spettacoli di marionette e laboratori all’aperto.